Il Comune di Macerata e le procedure urbanistiche
L'attuale struttura dello strumento urbanistico generale del Comune di Macerata trae origine dalla VARIANTE GENERALE AL P.R.G. IN ADEGUAMENTO AL P.P.A.R., approvata con D.G.R. n. 766 del 13 marzo 1995, e dalle successive tre importanti varianti fino ad oggi approvate: la VARIANTE PARZIALE RELATIVA ALLA GRANDE VIABILITA', approvata con Delibera di Giunta Provinciale n. 334del 6.10.1998, la VARIANTE PARZIALE cosiddetta “Minitematica”, approvata con Delibera di Giunta Provinciale n. 327 del 21.9.1999 e la VARIANTE PARZIALE RELATIVA ALLE ZONE PRODUTTIVE, approvata con Delibera di Giunta Provinciale n. 395 il 4.12.2001. A completamento del quadro delineato dagli atti ufficiali si inserisce il “Preliminare di nuovo P.R.G.” redatto nel 1997 .
La pianificazione urbanistica e lo sviluppo di Macerata
La pianificazione comunale per quanto prevista dalla normativa nazionale fin dal 1942, è rimasta per lunghi anni disattesa, in quanto sia le regioni che le province non avevano di fatto le potenzialità per realizzare gli strumenti di pianificazione necessari.
Solo negli anni settanta, contestualmente all'avvio delle politiche di delega dei poteri dello Stato agli Enti Locali decentrati, si assiste ad un progressivo interessamento ed approfondimento degli studi del territorio.
Non risulta affatto semplice tracciare le differenti linee guida che hanno guidato le procedure urbanistiche del dopoguerra a Macerata. Si può individuare come primo punto di riferimento del dopoguerra il Piano Piccinato che si pone come strumento fornito di un carattere chiaro e perfettamente riconoscibile.
Nelle parti che seguono si cercherà di riassumere le differenti fasi della pianificazione urbanistica di Macerata mettendo in evidenza le fasi dello sviluppo della città e la coerenza degli atti urbanistici che si sono susseguiti.
Il Piano Piccinato del '60 (definizione nel 1958 adozione del C.C. n° 88 17/9/60
Piccinato propone un assetto urbanistico che conferma sostanzialmente la struttura della città come appariva negli anni '50, completando le linee di sviluppo e i principi insediativi legati alla morfologia del sito ed agli interventi prebellici di pianificazione. A tale proposito è possibile riconoscere : una differenza fondamentale di carattere insediativo che deriva dalla natura morfologica del sito cioè una distinzione tra il versante sud, dove la città si espande secondo regole che sono legate alla morfologia del sito ed ai caratteri propri della parte storica, ed il versante nord est dove la città appare chiusa ed impermeabile, ormai definita dall'acclività del sito. Altra distinzione fondamentale tra parti di città, evidenziata dal Piano Piccinato, è infatti quella tra il centro storico con la sua espansione sud e la parte ovest impostata sulle vie di crinali quali : Via Roma, Viale Indipendenza e Via dei Velini. L'area valliva Fontescodella che si incunea nella città fino a congiungersi con i Giardini Diaz ha funzione principale di separazione e destinazione a servizi e verde. Riferendosi alla forma della città Piccinato ebbe a definirla “semistellare” proprio riferendosi all'edificazione svolta lungo le linee di crinale.
Per quanto riguarda la viabilità l'unica novità sostanziale introdotta dal Piano Piccinato è l'individuazione di un collegamento viario a sud tra l'inizio di Via Roma e la zona dell'Ospedale.
Il Piano di Fabbricazione del '63 adozione del C.C. n°190 22/07/'63
A seguito dell'entrata in vigore della L. n° 167 del 18/04/62, concernente disposizioni per favorire l'acquisizione di aree fabbricabili per l'edilizia economica e popolare, che imponeva ai comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti ed ai capoluoghi di Provincia di redarre piani delle destinante all'edilizia economica entro il termine di 180 giorni, fu redatto d'urgenza un programma di fabbricazione (PdF) mentre proseguiva l'iter del Piano Regolatore del 1960. Il Programma di fabbricazione non deve intendersi solo come semplificazione del PRG di Piccinato in quanto introduce modifiche sostanziali alla fisionomia urbana impostata dal PRG. Infatti parallelamente ad una estensione dell'area insediativa il Programma propone un complicato quanto improbabile sistema viario imperniato sull'idea di un anello di circonvallazione dell'area centro sud di Macerata.
A seguito dell'entrata in vigore del PdF hanno preso il via numerosi interventi, ad esempio la lottizzazione a S. Giuliano e quella sita a valle della clinica Villalba che innesca la successiva realizzazione di via Cioci, con regole insediative ben diverse da quanto individuato dal progetto di Piccinato.
Il Piano Piccinato del '66 (adozione del C.C. n° 12/09/66)
Il Piano Regolatore di Piccinato, a seguito dell'entrata in vigore del Programma di fabbricazione e sulla base delle modifiche chieste dal Ministero dei LL.PP., è stato rielaborato e nuovamente adottato.
Si tratta sostanzialmente di una prosecuzione del Piano del '60, che elimina le ipotesi di saturazione insediava dei vuoti strutturali previste dal PdF negando la legittimità a lottizzazioni già in atto. Per quanto riguarda il sistema viario, Picconato cancella quanto previsto dal precedente PdF, ripristinando in toto l'idea del collettore sud, per il quale individua un tracciato più lineare ed adeguato alle mutate esigenze di un traffico veicolare in rapido incremento, separandolo nettamente dalla viabilità su cui si struttura il tessuto insediativi. In sintesi il PRG del 1966 tenta di recuperare quanto più possibile l'idea di città originariamente impostata nel 1958.
Nel periodo successivo all'adozione del PRG, si completano gli interventi guidati dal PdF. Unico fatto rilevante è la presentazione di uno studio sulla viabilità e parcheggi redatto da uno studio privato (Gruppo Marche) su incarico dell'ANAS
Il Piano Piccinato del 1970 (approvazione DPReg n° 16/101/70 adozione del CC n° 6 19/2/73; approvazione DGR n°2053 7/4/74)
L'entrata in vigore del PRG delegittima le previsioni del Piano di Ricostruzione per quanto riguarda la viabilità.
La Variante relativa alla viabilità
La Variante assimila la soluzione viaria individuata dall' ANAS la cui portata è di carattere strutturale nel contesto urbanistico del PRG.
Varianti successive alla entrata in vigore del PRG
Dall'entrata in vigore del Piano Picconato, fino alla definizione della Variante Generale, sono state individuate numerose varianti parziali che tuttavia, se si esclude la variante sulla viabilità del '73 non modificano il PRG nella sostanza. La maggior parte di queste varianti sono legate a piccoli aggiustamento, errori o situazioni episodiche che non alterano di fatto la struttura generale del Piano, salvo che per la modifica di alcuni tessuti edilizi a seguito dell'approvazione di piani di lottizzazione. L'estensione delle aree edificabili nella frazioni, dovuto in primo luogo allo sviluppo dei settori commerciali ed artigianali, rientra nella diffusa evoluzione degli spazi per attività economiche nella aree vallive prossime ai maggiori centri abitati collinari.
Una serie di varianti, mediante le quali si pianificava la dotazione di nuove aree per verde e servizi (l'area a valle di Via Dei Velini, quella in località Vergini, quelle a valle di via Cincinelli ed a valle di via Severini) è rimasta sulla carta.
La variante generale al PRG (Arch. Oresti, Arch. Cristini, Ing. Fidani)
La variazione ala PRG non modifica sostanzialmente l'assetto della città previsto dall'ultima versione del Piano Picconato, modificato a seguito delle varianti apportate.
Si può affermare che la struttura organizzativa fondamentale che il Pino Picconato ha attribuito alla città di Macerata, nonostante gli avvenimenti che ne hanno condizionato i contenuti, è riuscita a sopravvivere fino all'attuale variante generale, anche nel caso della Variante generale, nella versione adottata nel 1989, è la grande viabilità che si distanzia dall'assetto urbanistico impostato da Picconato. La variate generale, in sostanza, ritorna all'idea dell'anello viario, la cui paternità è da attribuire al programma di fabbricazione del 1963, con un tracciato linearizzato ed esterno alle caratteristiche morfologiche del terreno.
Tale impostazione non regge all'esame della Regione che in sede di approvazione, stralcia ampi tratti di viabilità, lasciando, di fatto, il piano assolutamente sprovvisto di ossatura viaria. Ciò ha reso indispensabile la redazione di una variante specifica (variante parziale per la grande viabilità) redatta dall'Arch. Canzian all'interno del più ampio incarico per la redazione del “preliminare di piano” al quale, per ampi stralci, si è fatto riferimento per la stesura del presente lavoro. La nuova viabilità prevede l'attraversamento intervallivo (Potenza - Chienti) servito da una galleria trasversale al crinale Est – Ovest caratterizzante morfologicamente la struttura della città, dirimendosi a Sud, verso Sforzacosta e verso Piediripa a formare una “Y” rovesciata.
Su tale viabilità principale si sono assestate tutte le scelte successive, comprese quelle di carattere produttivo (con apposita variante per le zone produttive).
Le nuove scelte urbanistiche
Sulla base pacificatoria appena accennata si sono esercitate le possibilità offerte dalle nuove forme di intervento urbanistico: i piani di riqualificazione, gli accordi di programma (interessanti varie parti di territorio), la Società di Trasformazione Urbana (creata per l'intervento in Via Trento) e il Contratto di quartiere in V.le Indipendenza ed infine, l'attivazione della innovativa procedura del “Piano Casa” prevedente, tra l'altro, la cessazione della gratuità dell'attribuzione di potenzialità edificatoria alle aree.
Scheda riassuntiva degli atti riguardanti la definizione della grande viabilita'
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Adozione CC N°13 16/12/46 Approvazione G.Prov. Mc 21/2/47 Approvazione Min. LL.PP. DM n°25 7/2/48 |
PIANO DI RICOSTRUZIONE Il Piano (redatto dagli architetti Paniconi, Pediconi, Perugini) è impostato come premessa al PRG. Il Ministro stralcia ogni intervento previsto fuori del centro abitato in quanto non attinente a danni bellici e pone il termine di 2 anni per l'esecuzione delle opere |
PIANO REGOLATORE GENERALE Il Paino redatto dall'Arch. Picconato, distingue tra una viabilità intervalliva, lungo la valle del fosso Trodica, ed una viabilità urbana impostata essenzialmente su una strada “collettore” a sud della città |
Adozione CC n° 88 17/9/60 |
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PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE Redatto dall'Ufficio tecnico Comunale. Viene impostata l'ideadi una circonvallazione della parte centro-sud di macerata con la realizzazione di una direttrice Fontescodella/Galleria sotto Piazza della Vittoria/ collegamento con Villa Potenza, unita ad una strada di raccordo attorno al centro storico ed a S.Giuliano, con il collettore sud previsto dal PRG Piccinato |
Adozione CC n°190 22/7/63 approvazione Min. LLPP D.M. n°2289/2529 1/7/64 |
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PIANO REGOLATORE GENERALE la nuova adozione del PRG, resasi NECESSARIA DALLA MODIFICHE RICHIESTE DAL Min LL.PP. e dalle conseguenze dell'entrata in vigore del Programma di Fabbricazione, conferma lo schema viario della prima versione del Piano, azzerando le previsioni di nuova viabilità del PdF e della variante del Paino di Ricostruzione |
Adozione CC n°171 12/9/66 |
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STUDIO SU VIABILITA' E PARCHEGGI Lo studio redatto dal gruppo Marche, su incarico dell'ANAS, critica lo schema viario proposto dal PRG di Piiccinato circa la possibilità di risolvere la necessità di un collegamento a scala regionale e di permettere l'accessibilità all'autostazione prevista a via Trento e via Severini. Viene quindi proposta una nuova soluzione che corrisponde allo schema viario della variante generale del PRG 1989.
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Studio 2/1/70 ANAS 26/10/70 |
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VARIANTE AL PIANO REGOLATORE
La variante introduce il tracciato nord-sud così come impostato dallo studio del Gruppo Marche
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Adozione CC n°6 del 19/2/73 Approvazione DR n° 2053 7/4/74 |
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Adozione CC n°5 15/2/74 Approvazione DR n°3434 17/6/75 |
3° VARIANTE AL PIANO DI RICOSTRUZIONE Viene inserito il tracciato nord-sud in sostituzione del precedente tracciato lungo Fontescodella con la seguente motivazione a firma del responsabile dell'UTC . Il tracciato stradale Nord che rappresenta la variante più importante sostituisce il collegamento diretto e rapido fra opposte parti della periferia tra via due fonti e via Roma in quanto , si è dovuto eliminare il tratto di galleria sottopassante la Piaza della Vittoria doove i fabbricanti sorti nelle zone in curva di via Morbiducci su fondazioni a palo difficilmente consentirebbero la realizzazione di un traforo alla quota necessaria |
VARIANTE GENERALE AL PRG Il modello viario proposto aggiunge il tracciato Nord/Sud il collegamento Fontescodella / galleria sotto Piazza dell Vittoria, riproducendo l'anello già individuato dal PDF del ‘63 |
Adozione CC n° 93 12/9/89 |
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VARIANTE GENERALE AL PRG La Regione stralcia la grande viabilità prevista dal PRG adottato in quanto non sufficientemente verificata. Il Piano è privo di uno schema viario |
Approvazione DGR n° 766 13/3/95 In vigore dal 1/8/95 |
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Ciò che risulta dalla sintesi effettuata finora è la mancanza di un quadro generale che tratteggi le direttrici principali per il destino della città. Se infatti al città è il luogo specifico di confronto della moltitudine che abita. L'urbanistica, attraverso le sue pratiche complesse, deve costruire il luogo per eccellenza in cui si stabilisce il “patto” della collettività sull'uso di un bene unico e irrepetibile. In questo senso la pratica di formazione di uno strumento urbanistico, oltre cha atto tecnico regolato dalle procedure normative e disciplinari, si pone come il momento di confronto delle varie intenzioni e dei vari interessi che i diversi soggetti e attori sociali proiettano sulla città.
Si è avviata negli anni '80 la formazione di uno strumento urbanistico di carattere monotematico, impostato per la quasi totalità su un nuovo sistema viabilistico alternativo alla viabilità storica; i tempi di formazione sono stati oltremodo lunghi, anche per l'intervento di normative regionali che hanno richiesto adeguamenti in corso d'opera; e soprattutto l'esito dell'istruttoria regionale ha prodotto, con proprie motivazioni, lo stralcio completo proprio del sistema viabilistico.