Introduzione
Le profonde trasformazioni nel sistema produttivo e in quello socioeconomico hanno modificato l'agire umano e collettivo; la crescita del livello di istruzione si è a sua volta tradotta in aumento dei consumi culturali e di esigenze sociali.
La socialità viene definita come la tendenza di un individuo a vivere in comunità e in aggregazione con altri. La socialità è l'insieme di relazioni intercorrenti tra individui componenti di una comunità, è sinonimo di convivenza sociale.
Il tema della convivenza ha assunto recentemente un particolare rilievo sia per il costante aumento dei flussi migratori sia per le dinamiche interne di sociologia urbana in atto. Convivenza, integrazione e animazione sociale sono i temi che definiscono il percorso di costruzione delle nostre città. Per questi motivi, amministratori e progettisti si sono dovuti misurare e hanno dovuto tener conto nella progettazione del territorio della pianificazione della convivenza, di prevedere cioè luoghi deputati per la socialità, per l'incontro dei cittadini e per favorire i momenti pubblici rispetto a quelli privati.
Sarebbe però limitativo caricare sulla pianificazione urbanistica l'onere di rispondere al tema della convivenza. Una risposta più esauriente al tema della convivenza sociale deve essere proposta su scala di pianificazione più ampia. E' favorendo la progettazione partecipata, offrendo servizi per associazioni e gruppi, ascoltando i loro bisogni e le loro richieste si potranno avere relazioni più facili tra età omogenee e diverse, si potrà favorire lo sviluppo psichico e fisico attraverso lo stare insieme e quindi ridurre conflittualità e violenza.
La necessità di soddisfazione dei bisogni, l'obiettivo di realizzare un interesse comune, la condivisione di una passione, spinge un gruppo di persone a consociarsi mediante un contratto di comunione di scopo. I gruppi sono definiti strumentali quando sono necessari per svolgere compiti che sarebbe difficile o impossibile svolgere per una persona sola. Altri gruppi, detti espressivi , hanno l'obiettivo di soddisfare nei propri membri il bisogno di accettazione, stima e dipendenza. Questi gruppi si formano spontaneamente, senza particolari sollecitazioni esterne. Le persone però si riuniscono in gruppi non solo per svolgere compiti e per soddisfare esigenze sociali, ma anche per dare sfogo e sollievo a sentimenti sgradevoli, confermando il proverbio “mal comune mezzo gaudio”.
Tra le tipologie di gruppi sociali più diffuse in Italia e particolarmente presenti nel Comune di Macerata, troviamo le associazioni volontarie . Possono essere gruppi religiosi, società professionali oppure associazioni con interessi speciali ma tutte condividono tre caratteristiche principali [1]:
- vengono costituite per promuovere gli interessi comuni dei suoi membri;
- l'appartenenza è volontaria, non è obbligatoria né acquisita per nascita;
- l'organizzazione non è connessa con istituzioni governative locali, statali o federali.
L'associazionismo, erede naturale della secolare tradizione del mutualismo e del solidarismo, rappresenta lo scenario sociale per la difesa e lo sviluppo dei diritti civili, per la promozione culturale, per il radicamento territoriale, per la promozione di una moderna partecipazione civile, per la comprensione dell'immigrazione, delle tematiche ambientali e della solidarietà.
Per rispondere a queste crescenti esigenze delle varie comunità locali, le amministrazioni pubbliche, soprattutto comunali, hanno approntato programmi per dare assistenza ai numerosi progetti e alle diverse associazioni, offrendo contributi in denaro, prodotti, facilitazioni e servizi.
Il Comune di Macerata, in particolare, riconosce un'importante funzione all'offerta di servizi ai cittadini attraverso il coordinamento e il sussidiamento di associazioni e attività con scopo sociale e sanitario. Attraverso l'ufficio servizi sociali assicura ai cittadini servizi e cure di qualità, con il sostegno e la consulenza diretta a persone o famiglie, è in grado di garantire loro aiuto e integrazione sociale.
Nei paragrafi che seguono verrà illustrato il fertile mondo delle associazioni maceratesi, le politiche dell'amministrazione per i giovani, le caratteristiche, i progetti e il funzionamento dell'ufficio servizi sociali.
[1] N.J. Smelser, Manuale di Sociologia , ed. Il Mulino 1995.