La qualità dell'acqua
Disparati sono gli usi che dell'acqua vengono fatti: civile, agricolo, ricreativo (balneazione, fruizione estetica, pesca sportiva, ecc.), zootecnico, industriale, energetico, ecc.;. di conseguenza non esiste un unico termine di riferimento che consente di valutarne la qualità; per la maggior parte degli usi sono stati indicati o definiti, per legge, dei criteri di qualità la cui definizione si traduce nel fissare standard relativamente a:
- caratteristiche fisiche (temperatura, colore, odore, ecc.);
- caratteristiche chimiche (concentrazione delle sostanze sospese o disciolte);
- caratteristiche microbiologiche (presenza e numero di germi patogeni o microrganismi indicatori di inquinamento fecale). [2]
Secondo quanto stabilito dagli artt. 4 e 5 e dall'Allegato 1 al D.Lgs. 152/99 sono stati individuati dalla Regione Marche i corpi significativi sui quali stabilire lo stato di qualità ambientale. Nella prima fase del Piano di Tutela la Regione Marche ha limitato l'indagine conoscitiva e di classificazione dei corpi idrici alle sole acque superficiali comprendenti i corsi d'acqua superficiali, i corpi idrici artificiali e le acque marine costiere. 1
La seconda fase del Piano prevede, invece, la classificazione delle acque sotterranee in base ai cosiddetti parametri di base.
[2] Rapporto sulla qualità dell'ambiente del comune di Cavriago