(FonteARPAM)
Nel marzo 1999, in località Sforzacosta, S.S. 77, il Servizio Aria del Dipartimento Provinciale ARPAM di Macerata ha ripetuto le determinazioni effettuate nel novembre 1998 in Via Liviabella, sempre in Sforzacosta di Macerata, relativamente alle concentrazioni medie giornaliere dei composti benzene, toluene, etilbenzene e cilene, riconducibili al traffico autoveicolare. Condizioni di prelievo e di analisi sono identiche a quelle applicate nella precedente indagine. Nella tabella sottostante sono stati riassunti i risultati delle determinazioni eseguite.
Tabella 18 – Concentrazioni medie giornaliere di BTEX rilevate a Sforzacosta nel marzo 1999.
DATA |
benzene |
toluene |
etilbenzene |
xilene |
|
ug/Nm 3 |
ug/Nm 3 |
ug/Nm 3 |
ug/Nm 3 |
17/02/99 |
4.2 |
20.8 |
3.6 |
16.9 |
18/02/99 |
8.6 |
35.9 |
8.2 |
25.6 |
19/02/99 |
8.7 |
31.8 |
7.7 |
25.4 |
20/02/99 |
6.9 |
20.7 |
4.1 |
10.4 |
21/02/99 |
5.9 |
22.8 |
5.4 |
15.4 |
22/02/99 |
2.8 |
10.4 |
2.1 |
6.3 |
23/02/99 |
4.8 |
14.0 |
2.3 |
5.9 |
24/02/99 |
4.2 |
18.3 |
5.2 |
21.3 |
25/02/99 |
6.2 |
22.3 |
5.3 |
19.8 |
26/02/99 |
9.1 |
37.7 |
9.7 |
27.1 |
27/02/99 |
8.5 |
31.6 |
8.0 |
24.3 |
28/02/99 |
6.5 |
24.0 |
6.4 |
17.7 |
01/03/99 |
7.5 |
34.0 |
7.0 |
20.2 |
|
|
|
|
|
valori minimi |
2.8 |
10.4 |
2.1 |
5.9 |
valori medi |
6.4 |
24.9 |
5.8 |
18.2 |
valori massimi |
9.1 |
37.7 |
9.7 |
27.1 |
(FonteARPAM)
Nel dicembre 1998 una stazione di monitoraggio posizionata in via Roma a Macerata ha rilevato le seguenti concentrazioni di BTEX. I risultati ottenuti sono riassunti nei grafici seguenti.
(FonteARPAM)
Successivamente, nel periodo dal 23 al 25 dicembre 1998 ed il giorno 7 gennaio 1999 , lo stesso monitoraggio è stato condotto sempre nel comune di Macerata, ma in Corso Cavour.
I grafici successivi mostrano la rielaborazione dei dati.
(FonteARPAM)
Per il benzene, in Italia, nel D.M. 25/11/94 , furono individuati obiettivi di qualità, oggi vige un nuovo decreto:
- dal 1/1/96 15 ug/Nm 3
- dal 1/1/99 10 ug/Nm 3
Il valore annuale, ai fini del confronto con gli obiettivi di qualità, è dato dalla media mobile dei valori giornalieri registrati, i quali dovrebbero essere riscontrati in maniera discontinua per almeno 15 giorni al mese. Inoltre, la misura del contenuto di benzene in atmosfera dovrebbe essere ottenuto almeno su base oraria.
Indicatore dell'andamento dell'inquinamento atmosferico primario da traffico autoveicolare
L'andamento dei livelli di concentrazione medi e massimi di Monossido di Carbonio ed il numero di superamenti dei valori limite e di soglia di attenzione, registrati nell'arco di dieci anni in uno dei punti più soggetti al traffico autoveicolare (strada di accesso alla città a tre corsie con sosta su un lato), è stato scelto come indicatore di trend dell'inquinamento atmosferico primario generato dalla circolazione di autoveicoli.
I dati sono riportati negli elaborati grafici che seguono.
Figura 5 - Valori medi del periodo di misura e massimi riscontrati per il CO a Corso Cavour
TABELLA 19 - Superamenti dei valori guida e dei valori limite riscontrati per il CO a Corso Cavour nel periodo 1992-2001
Anno |
n° superamenti valore limite su otto ore (10 mg/mc) |
n° superamenti livello di attenzione (15 mg/mc) |
n° superamenti valori limite orario (40 mg/mc) |
1992 |
1 |
26 |
0 |
1993 |
6 |
11 |
0 |
1994 |
n.d. |
n.d. |
n.d. |
1995 |
0 |
21 |
0 |
1996 |
n.d. |
n.d. |
n.d. |
1997 |
1 |
2 |
0 |
1998 |
0 |
1 |
0 |
1999 |
0 |
0 |
0 |
2000 |
3 |
13 |
0 |
2001 |
0 |
0 |
0 |
(Fonte: OGSM)
I valori medi rilevati nel decennio mostrano una tendenza alla diminuzione al pari dei valori massimi registrati che confermano tale andamento ad eccezione dell'anno 2000. I superamenti dei livelli di attenzione appaiono anch'essi più frequenti nel passato rispetto agli ultimi anni. Il numero esiguo di superamenti del limite su otto ore (10 mg/Nmc) e l'assenza di superamenti del limite orario (40 mg/Nmc) confermano il quadro precedentemente anticipato di uno stato della qualità dell'aria che, considerato anche che il punto esaminato è sicuramente tra quelli maggiormente interessati dall'inquinamento da traffico autoveicolare, può considerarsi accettabile.
I ndicatore generale e di andamento dell'inquinamento primario e secondario
La stazione di misura sita in area extraurbana nella frazione di Sforzacosta è dotata di apparecchiature per il monitoraggio dei seguenti inquinanti : Ozono; PTS; NOx; NO; CO; NO2, SO2.
In questo caso però si è preso in esame solamente l'Ozono in quanto l'ubicazione della stazione, posta in area suburbana/rurale, non consente di avere dati rappresentativi del livello di inquinamento da traffico autoveicolare e da combustione in genere mentre è ottima per valutare il livello di inquinamento da smog fotochimico che è indirettamente un'indice “globale” della qualità dell'aria. I dati analizzati sono stati i livelli di concentrazione medi annuali e massimi orari registrati nel periodo 1998 – 2003 ed il numero di superamenti della soglia di protezione per la salute umana (110 m g/Nmc) e della soglia di attenzione di 180 m g/Nmc.
Figura 6 - Valori medio annuo e massimi orari riscontrati per l'ozono nella stazione di Sforzacosta
(Fonte: OGSM)
Tabella 20 - Superamenti dei valori guida e dei valori limite riscontrati per l'Ozono nel periodo 1998 – 2003
Anno |
n° superamenti livello protezione salute umana (110 ?g/mc) |
n° superamenti livello di attenzione (180??g/mc) |
1998 |
117 |
2 |
1999 |
8 |
0 |
2000 |
208 |
11 |
2001 |
51 |
0 |
2002 |
14 |
1 |
2003 |
62 |
0 |
(Fonte: OGSM)
L'andamento delle concentrazioni di Ozono registrate negli ultimi sei anni non mostra una tendenza definita sia nei valori medi che in quelli massimi. Alquanto stazionaria anche la situazione per quanto riguarda i superamenti della soglie di riferimento con l'eccezione dell'anno 2000. Il limitato numero di superamenti della soglia di attenzione ed i livelli medi e massimi registrati confermano anche per questo indicatore un stato della qualità dell'aria accettabile.
Indicatore dell'inquinamento atmosferico a lunga distanza
Una buona percentuale (oltre il 50%) degli ossidi di azoto e di zolfo generati dai processi di combustione di combustibili fossili, ricade al suolo a grandi distanze, anche migliaia di chilometri, dal punto di emissione.
La ricaduta a terra di tali inquinanti, trasformati in composti acidi, avviene attraverso le deposizioni "umide"(pioggia, neve) o come ricaduta di polveri ed aerosol ( deposizioni "secche"). Il livello di acidità delle precipitazioni atmosferiche umide e le deposizioni al suolo di composti solforati ed azotati aventi azione acidificante ed eutrofizzante sono stati scelti come indicatore dell'inquinamento a lunga distanza che interessa il territorio di Macerata.
L'Osservatorio Geofisico di Macerata ha allestito, da oltre 15 anni, la Rete Regionale per lo studio delle caratteristiche chimico-fisiche delle precipitazioni atmosferiche (figura 7), inserita nella rete nazionale denominata RIDEP, che ha una stazione di campionamento a Macerata.
Figura 7 - Rete Marchigiana per lo studio delle caratteristiche chimico-fisiche delle precipitazioni atmosferiche.
Nelle figure sottostanti vengono riportati i valori della media ponderale del grado di acidità delle precipitazioni atmosferiche registrate a M acerata in oltre un decennio, il loro raffronto con i valori registrati in altre località della regione e i flussi di ricaduta, dovuti alle sole precipitazioni “umide” , dei composti solforati ed azotati.
Figura 8 - Andamento della acidità media annua (pH) delle precipitazioni atmosferiche registrate a Macerata e nelle altre stazioni di campionamento delle Marche.
Figura 9 - Andamento delle deposizioni al suolo, associate alle precipitazioni umide, di composti solforati ed azotati a Macerata
Gli indicatori rappresentano un quadro della situazione in lieve miglioramento sia per quanto concerne il livello di acidità media delle precipitazioni atmosferiche sia per le quantità di composti ad effetto acidificante ed eutrofizzante che ricadono al suolo. Unico elemento che mostra un andamento in lieve contrasto con il precedente è il flusso di ricaduta al suolo degli ossidi di azoto indice dell'apporto al fenomeno dei processi di combustione in genere e delle emissioni da traffico autoveicolare in particolare.
Il livello di acidità delle piogge e le quantità assolute di composti solforati ed azotati che ricadono al suolo indicano una situazione in linea con gli altri indicatori che potremmo definire accettabile/buona.