Indicatori di Stato
In linea con quanto proposto negli “Indicatori Comuni Europei” (urban audit n°B8) si è scelto come indicatore di stato principale per la problematica trattata, la “ quantità di popolazione esposta a valori superiori ai valori di qualità di legge espressi in Leq ponderati A ” . Tale scelta è basata su più elementi:
- Indicatore di riferimento a livello europeo;
- Parametro che rappresenta esaustivamente la correlazione causa-effetto (sorgenti rumorose e loro effetto sul recettore);
- Indipendenza dell'indicatore dalle dimensioni e dalla tipologia del territorio esaminato;
- Rispondenza dell'indicatore ad interventi di gestione del territorio non necessariamente legati alla riduzione delle sorgenti.
Nei seguenti paragrafi comunque al fine di rappresentare, anche se parzialmente, la situazione sono stati riportati e descritti altri elementi utili a definire lo stato:
- Livelli di rumore ambientale ed indici di disturbo rilevati in 16 punti del territorio comunale dall'Osservatorio Geofisico Sperimentale di Macerata;
- Campagna di rilevamento dell'inquinamento acustico nelle principali città italiane Treno Verde 1995;
- Numero di casi di “inquinamento acustico che hanno dato luogo ad interventi degli uffici comunali e/o dell'ARPAM;
- Tipologia delle sorgenti che hanno generato i casi di inquinamento acustico sopra descritti.
Una descrizione degli indicatori scelti e riportata nei paragrafi seguenti.
Rilevazioni fonometriche e indici di disturbo
La più estesa campagna di misure di rumore ambientale reperita è quella effettuata su incarico del Comune di Macerata dall'Osservatorio geofisico nel 1994. Seppure i dati riportati siano riferiti ad oltre 8 anni fa, si è ritenuto di utilizzarli in quanto considerati ancora rappresentativi della situazione attuale. Ciò alla luce delle seguenti motivazioni:
Dal 1994 ad oggi la città non ha subito rilevanti interventi legati alla mobilità, né tantomeno al decentramento di servizi e istituzioni;
La popolazione residente non ha subito variazioni significative;
Le attività prevalenti (Commercio e servizi) ed i poli di attrazione del traffico “non residente” ( pubbliche amministrazioni, scuole ecc.) hanno subito marginali variazioni;
Taluni elementi hanno subito variazioni significative ma che danno luogo ad effetti opposti che tendono quindi ad annullarsi (es.“il ringiovanimento” del parco macchine potrebbe essere in parte compensato dall'aumento di traffico).
TABELLA 6 - Valori di rumorosità diurni rilevati – OGSM 1994
|
|
L eq (dB(A) |
Noise Pollution Level (NPL)* |
Traffic Noise Index (TNI) # |
|||
|
|
min |
MAX |
min |
MAX |
min |
MAX |
1 |
Sforzacosta |
74,2 |
77,1 |
85.4 |
89.5 |
78.4 |
92.4 |
2 |
Villa potenza |
71,6 |
75.3 |
81.0 |
86.4 |
70.2 |
83.1 |
3 |
Piediripa |
66.2 |
69.8 |
74.4 |
80.7 |
60.1 |
77.3 |
4 |
v.Roma(inc. via Spalato) |
71.3 |
77.1 |
79.2 |
86.7 |
63.4 |
78.6 |
5 |
v. Velini |
73.9 |
77.5 |
84.1 |
86.3 |
70.1 |
80.8 |
6 |
v. Roma (inc. Collevario) |
72.2 |
76.5 |
82.4 |
91.0 |
75.1 |
89.8 |
7 |
v.le Indipendenza |
72.3 |
75.8 |
82.6 |
85.9 |
70.9 |
77.7 |
8 |
v. S. Francesco d'Assisi |
67.8 |
70.8 |
82.0 |
88.6 |
82.9 |
96.7 |
9 |
c. Cavour |
71.7 |
76.6 |
80.7 |
86.0 |
68.9 |
76.7 |
10 |
c. Cairoli |
70.9 |
73.8 |
80.2 |
83.2 |
66.7 |
76.1 |
11 |
v. Spalato |
68.5 |
73.3 |
81.7 |
84.6 |
72.1 |
82.6 |
12 |
v.le Don Bosco |
69.6 |
72.1 |
79.1 |
83.3 |
69.1 |
77.9 |
13 |
p.za XXV Aprile (Stazione FFSS) |
69.0 |
75.1 |
83.8 |
88.7 |
75.2 |
87.9 |
14 |
v S. Maria della Porta |
66.8 |
72.0 |
82.1 |
87.7 |
87.1 |
95.4 |
15 |
v. Verga |
62.0 |
67.9 |
76.9 |
84.8 |
81.3 |
94.3 |
16 |
p.za Libertà |
58.4 |
67.5 |
66.6 |
81.8 |
64.1 |
84.8 |
*N.P.L. (Noise Pollution Level). Indice di disturbo correlabile con il contenuto energetico del rumore e con l'ampiezza delle variazioni del livello sonoro nel tempo
#T.N.I. (Traffic Noise Index). Indice correlato con le rapide variazioni di livello sonoro indotte dal traffico autoveicolare
Da una valutazione dei risultati sopra descritti, è emerso che nella città di Macerata sono presenti aree alquanto esposte ad inquinamento acustico e soggette a livelli di "disturbo" da rumore elevati. E' risultato inoltre che ad una elevata esposizione non sempre corrisponde un intenso "disturbo" e viceversa. In particolare sono state individuate le seguenti tipologie di situazione:
- zone esposte ad alti livelli di rumorosità e soggette ad elevato disturbo;
- zone soggette ad alti livelli di rumorosità e soggette a modesto o basso disturbo;
- zone soggette a bassi livelli di rumorosità e soggette ad elevato disturbo.
Nella situazione 1 sono rientrate le aree di Sforzacosta, via Roma-Collevario e via dei Velini le quali a fronte di livelli di fondo (L90) e livelli equivalenti elevati presentano anche livelli di disturbo molto alti. Va evidenziato però che mentre per le prime due risultano elevati valori di TNI e NPL, nel caso di via dei Velini il disturbo sembrerebbe dovuto più ad una elevata variabilità delle emissioni che ad un flusso di traffico sostenuto (basso valore di TNI).
Le aree riconducibili alla situazione 2 sono risultate essere invece corso Cavour, piazza XXV Aprile, corso Cairoli, Villa Potenza e l'incrocio via Roma-Spalato. In questi casi sembrerebbe infatti che la sostanziale costanza di emissione sonora, legata non esclusivamente al traffico autoveicolare, porti ad una sorta di assuefazione al rumore tale da non farlo risultare come elemento di disturbo. Ciò anche perché gli eventuali picchi, discostandosi relativamente poco dall'elevato livello di fondo, non risultano più essere elementi di turbativa ma rientrano nella "normalità" come evidenziato dai relativamente bassi valori di NPL e TNI.
La situazione 3 è risultata rappresentativa per via S. Francesco d'Assisi (rione S. Lucia), via Verga e via S. Maria della Porta. In questi tre casi è risultato evidente il "disturbo" da traffico autoveicolare come evidenziato dai valori di TNI registrati che sono stati tra i più alti determinati. Causa principale di tale disturbo è risultata essere, come confermato dagli alti valori di deviazione standard, l'elevata variabilità del livello di rumore generata da un irregolare transito di autoveicoli.
Oltre a quelle sopra rappresentate, sono state riscontrate situazioni in cui il fenomeno dell'inquinamento acustico è risultato essere non particolarmente intenso mentre nella sola piazza della Libertà è stata riscontrata una situazione ottimale.
In ultima analisi va comunque ribadito che, seppur a diversi livelli, in molte delle zone esaminate esiste il problema dell'inquinamento acustico in massima parte generato dal traffico autoveicolare.
Percentuale di Popolazione esposta a rumore superiore ad una soglia prefissata
I dati a disposizione non consentono, al momento, di elaborare compiutamente i dati dell'indicatore. Le programmate fasi operative che porteranno alla zonizzazione acustica del territorio comunale consentiranno di calcolare l'indicatore e di avere un ulteriore elemento utile ad una corretta gestione della problematica.
Rilevazioni fonometriche Treno Verde (“Dossier città 1995”)
Nel 1995, nell'ambito della campagna nazionale “Dossier Città 1995” promossa dalla Legambiente Marche, sono state effettuate delle rilevazioni di rumore in tre punti della città. I valori mrilevati, relativi a qualche giorno di misura, sono riassunti nella tabella che segue.
TABELLA 7 - Valori di rumorosità Treno Verde 1995
Punti di misura |
Valore diurno |
Valore notturno |
Via B. Gigli (Ospedale civile) |
74.8 |
66,8 |
Via G. Leopardi |
77,9 |
67,9 |
Via dei Velini |
74,0 |
66,7 |
Fonte : Legambiente Marche
Procedimenti amministrativi intrapresi per “inquinamento acustico” (sospensione licenze, richieste di verifiche strumentali ecc.)
I procedimenti avviati dal Comune – Settore attività produttive, nel triennio 2000 – 2002, per supposti episodi di “inquinamento acustico” sono stati circa 20: per 15 la fonte inquinante era l'impianto di diffusione sonora sempre abbinato a rumori ambientali legati al comportamento delle persone; per 5 la fonte era solo il rumore ambientale. Nello stesso periodo l'ARPAM in qualità di organo tecnico è intervenuto per casi di inquinamento acustico non esclusivamente legati ad attività regolate da licenze Comunali in 10 casi. Di questi, 7 sono compresi in quelli sopra descritti e 3 sono relativi ad esposti e riguardavano il rumore generato dal funzionamento di impianti tecnici.
Una distribuzione percentuale delle cause di disturbo sottoposte ad indagine sono riportate nello schema:
Cause di inquinamento acustico che hanno portato a procedimenti di indagine nel 2000-2002