COMUNE DI MACERATA
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Progetto Green Lab

I valori di riferimento stabiliti dalla vigente normativa

Ai sensi della Legge 447/95 e successivi decreti di attuazione (Dpcm 14.11.97), i valori limite attualmente in vigore per le sorgenti sonore sono:

TABELLA 1 - Valori limite di emissione – Leq. in dB(A) (art. 2)

    Livello di rumore dovuto alla sorgente specifica.

classi di destinazione d'uso
del territorio

tempi di riferimento

 

diurno (6.00-22.00)

notturno (22.00-6.00)

I aree particolarmente protette

45

35

II aree prevalentemente residenziali

50

40

III aree di tipo misto

55

45

IV aree di intensa attivita' umana

60

50

V aree prevalentemente industriali

65

55

VI aree esclusivamente industriali

65

65

 

TABELLA 2 - Valori limite assoluti di immissione – Leq. in dB(A) (art. 3)

Valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori.

Sono distinti in a)valori limite assoluti, determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale; b)valori limite differenziali, determinati con riferimento alla differenza tra il livello equivalente di rumore ed il rumore residuo.

 

classi di destinazione d'uso
del territorio

tempi di riferimento

 

diurno (6.00-22.00)

notturno (22.00-6.00)

I aree particolarmente protette

50

40

II aree prevalentemente residenziali

55

45

III aree di tipo misto

60

50

IV aree di intensa attivita' umana

65

55

V aree prevalentemente industriali

70

60

VI aree esclusivamente industriali

70

70

 

TABELLA 3 - Valori di qualita' - Leq in dB(A) (art. 7)

Valori di rumore da conseguire per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla legge quadro sull'inquinamento acustico.

classi di destinazione d'uso
del territorio

tempi di riferimento

 

diurno (6.00-22.00)

notturno (22.00-6.00)

I aree particolarmente protette

47

37

II aree prevalentemente residenziali

52

42

III aree di tipo misto

57

47

IV aree di intensa attivita' umana

62

52

V aree prevalentemente industriali

67

57

VI aree esclusivamente industriali

70

70

Le classi di divisione delle aree sono così definite:

classificazione del territorio comunale (art. 1)

CLASSE I - aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc.

CLASSE II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densita' di popolazione, con limitata presenza di attivita' commerciali ed assenza di attivita' industriali e artigianali

CLASSE III - aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densita' di popolazione, con presenza di attivita' commerciali, uffici, con limitata presenza di attivita' artigianali e con assenza di attivita' industriali; aree rurali interessate da attivita' che impiegano macchine operatrici

CLASSE IV - aree di intensa attivita' umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densita' di popolazione, con elevata presenza di attivita' commerciali e uffici, con presenza di attivita' artigianali; le aree in prossimita' di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie.

CLASSE V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsita' di abitazioni.

CLASSE VI - aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attivita' industriali e prive di insediamenti abitativi.

Per i Comuni che non hanno provveduto alla classificazione acustica i limiti sono suddivisi secondo le classi:

In attesa che i comuni provvedano alla zonizzazione acustica, si applicano i seguenti limiti provvisori (art. 6, comma 1, del DPCM 1/3/91)

TABELLA 4 - Limiti provvisori (art. 6, comma 1, del DPCM 1/3/91)

Zonizzazione

Limite diurno Leq (A)

Limite notturno Leq (A)

Tutto il territorio nazionale 

70

60

Zona A(*)

65

55

Zona B(*)

60

50

Zona esclusivamente industriale

70

70

(*)Zone di cui all' art. 2 del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n 1444

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