Anziani
Anche a Macerata, come nel resto dell'Italia, si avverte il fenomeno del progressivo invecchiamento della popolazione. Questa situazione e le prospettive della sua evoluzione demografica, con tutte le problematiche connesse, hanno reso necessari cospicui interventi a sostegno della popolazione anziana e delle rispettive famiglie, per prevenire quanto più possibile il sorgere di situazioni di bisogno sociale.
Nel bilancio dei Servizi Sociali la quota impegnata in favore della popolazione anziana maceratese si attesta da alcuni anni attorno al 40%. Il Comune rivolge in particolare la sua attenzione a chi è solo, senza figli o con familiari in precarie condizioni economiche. I servizi per gli anziani prevedono sia l'assistenza domiciliare sia l'aiuto economico. I criteri di concessione dei contributi sono riconosciuti in base al reddito e prevedono, dove possibile, anche il contributo delle famiglie di provenienza. Per chi non rientra nei parametri stabiliti lo sportello offre comunque il servizio di segreteria e ascolto. Negli ultimi anni le richieste pervenute allo sportello hanno fanno notare un cambiamento nei bisogni della popolazione anziana, con un aumento della richiesta di contributi da parte di famiglie che si curano di familiari anziani semi o non autosufficienti.
Riportiamo di seguito la descrizione di alcuni dei principali strumenti di assistenza agli anziani adottati dall'ufficio Servizi Sociali del Comune di Macerata.
Fig. 2 - Popolazione residente nel Comune di Macerata
per classe di età al 21 ottobre 2001
classi di età |
maschi |
femmine |
totale |
(anni) |
|
|
|
0-19 |
3.400 |
900 |
4.300 |
20-39 |
5.872 |
4.290 |
10.162 |
40-59 |
4.929 |
6.416 |
11.345 |
60-79 |
4.444 |
5.192 |
9.636 |
80 e oltre |
772 |
2.623 |
3.395 |
|
19.417 |
19.421 |
38.838 |
Servizio Assistenza Domiciliare (SAD)
Il Servizio di Assistenza Domiciliare, attivo dal 1975, si pone come obiettivo principale quello di contrastare l'istituzionalizzazione e l'emarginazione delle persone anziane o socialmente isolate, dei portatori di handicap, delle persone affette da grave patologia medica. L'intento è quello di favorire, per quanto possibile, la permanenza del soggetto nel proprio ambiente familiare e sociale, cercando di fargli conservare il ruolo e l'autonomia propri (art.24 e 33 della L.R.43/88). Assicura all'utente interventi che gli consentano di conservare la routine quotidiana, mantenendo le relazioni affettive, familiari e sociali indispensabili per vivere in maniera autonoma.
I casi per i quali viene adottata l'assistenza domiciliare variano di anno in anno (fig.2). Gli 85 assistenti domiciliari a disposizione, oltre a provvedere a risolvere le primarie necessità di questi soggetti che vivono soli nella non autosufficienza, sono inoltre chiamati ad assistere anche altri soggetti non autosufficienti gravi. Per questi ultimi, che presentano disabilità anche psico-fisica, si è ricorsi all'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Questo tipo di assistenza prevede l'integrazione delle attività sociali del Comune con le attività sanitarie della AUSL, con cui è stato sottoscritto un apposito protocollo di intesa.
Fig.3- Numero assistiti SAD e ADI
|
SAD |
ADI |
2001 |
150 |
10 |
2002 |
160 |
12 |
2003 |
163 |
8 |
Servizio Assistenza Economica (SAE)
Questa tipologia di assistenza prevede due tipologie principali di aiuto economico: 1) l'integrazione delle rette per gli ospiti delle case di riposo, 2) i sussidi mensili per gli anziani particolarmente indigenti.
La prima tipologia di intervento riguarda l'integrazione della retta presso strutture residenziali della provincia (art.6 punto 4 L.R.46/88) ed è destinata a soggetti per i quali è stata verificata l'impraticabilità degli altri interventi di assistenza domestica (come previsto dall'art.41 della stessa legge). Sono destinatari dell'intervento cittadini anziani o persone con ridotta autonomia per handicap, con grave patologia medica o con disturbi del comportamento. Nel Comune di Macerata ricadono in questa categoria circa 90 persone anziane. L'integrazione consiste nella corresponsione alla struttura ospitante della differenza fra il costo retta e il reddito mensile dell'ospite detratta la quota per le spese personali. L'integrazione delle rette rappresenta da alcuni anni la fetta maggiore del bilancio per questo servizio e ogni anno aumenta il numero dei destinatari (2001 per 90 anziani, 2002 per 100 anziani, 2003 per 110 anziani).
La seconda tipologia di aiuto economico consiste nell'erogazione di sussidi mensili in denaro ad integrazione dei redditi che risultino insufficienti per le normali spese di sostentamento ed assistenza. I criteri di riferimento sono gli stessi usati per il SAD e a Macerata gli assistiti sono passati da 120 anziani del 2001 ai 90 del 2003.
Telesoccorso
Il servizio di Telesoccorso consiste in un sistema di sicurezza elettronico dotato di trasmettitori con allarmi manuali installati nelle abitazioni degli utenti e collegati, tramite la rete telefonica pubblica, con la centrale della Società Volontaria di Soccorso “Croce Verde” 24 ore su 24. In caso di chiamata, l'operatore della centrale avverte tempestivamente i familiari e/o i vicini di casa e all'occorrenza fa intervenire l'ambulanza e/o i vigili del fuoco. Il Telesoccorso è attivo da dieci anni e nel 2002 è stato potenziato oggi può così coprire 185 utenze.
Tempo libero
L'iniziativa principale per il tempo libero degli anziani riguarda l'organizzazione di soggiorni estivi. I soggiorni climatici per la terza età sono finalizzati a far trascorrere un periodo ricreativo e di socializzazione in una località montana, marina, collinare o termale, agli invalidi civili o agli anziani con più di 60 anni idonei al soggiorno scelto .
Il Comune offre ogni anno la possibilità a circa 500 persone (570 nel 2003) di vacanze estive o anche visite guidate giornaliere, integrando le quote di partecipazione dei meno abbienti.
Oltre ai soggiorni estivi, nel 2001 si sono attivati altri due progetti che potremmo attribuire all'organizzazione del tempo libero: il progetto Ecoinformatori per informare i cittadini sul corretto smaltimento dei rifiuti e la cura di 12 nuovi orti su terreni di proprietà comunale.
L'Amministrazione Comunale di Macerata, infine, offre agli anziani più attivi ma indigenti un rimborso pari al 50% delle spese sostenute presso le palestre cittadine, corsi di ginnastica (progetto BenEssere) e distribuisce gratuitamente tessere omaggio per il cinema.
Un anziano per amico
“Un anziano per amico” è una campagna di sensibilizzazione che ha lo scopo di incentivare i rapporti di buon vicinato riconoscendo piccoli contributi ai vicini delle persone anziane che abitano da sole. Questa iniziativa è stata presentata nell'ambito del progetto “Affido anziani di supporto”, attivo dal 1999, e si pone l'obiettivo di offrire ad anziani soli una presenza quotidiana a casa per le piccole necessità della vita quotidiana.
Il progetto “Affido in convivenza”, in via sperimentale dal 2001, mira anch'esso ad evitare il ricovero dell'anziano presso una casa di cura anche se in condizioni di non autosufficienza e di carenza di aiuti familiari intensi. Il servizio prevede una convivenza diurna e/o notturna di una collaboratrice familiare con l'anziano, attraverso un contributo per il pagamento dell'assistente quantificabile in base ad alcune ore giornaliere di servizio domiciliare e variabile a seconda delle diverse necessità riscontrate dagli operatori sociali.
Minori
Il servizio si esplicita principalmente tramite l'ascolto delle famiglie che presentano situazioni di minori in difficoltà. Ogni caso viene seguito singolarmente da una rete di istituzioni in stretta collaborazione fra loro, il Tribunale ordinario e dei minori, la Procura della Repubblica, la Questura, la scuola, l'ASL, il Consultorio, la Polizia e i Carabinieri. Per ogni caso si individua la soluzione più consona e adeguata. I casi vengono spesso segnalati dal Tribunale, dalla Questura, dalla Procura della Repubblica e dalle altre istituzioni competenti o possono presentarsi spontaneamente. Nel caso di segnalazioni da parte delle istituzioni si effettua un'indagine sociale per capire le cause e la gravità del disagio (separazione, abbandono, ecc.). Successivamente, dopo un primo colloquio con i soggetti coinvolti, si avvia la consulenza dell'Ufficio che seguirà la vicenda fino alla soluzione.
Il servizio prevede sia aiuti di tipo standard, per la compilazione delle domande di finanziamento o per la partecipazione a bandi regionali per ottenere agevolazioni (es. Legge Regionale n.30 del 10 agosto 1998 “Interventi in favore delle famiglie”), che aiuti economici e di assistenza.
Sono previsti contributi mensili con erogazioni in denaro in favore di minori orfani (competenza ex ENAOLI) e di minori con famiglie multiproblematiche e in situazione di grave difficoltà economica.
I diversi tipi di assistenza a cui i minori possono accedere sono riassunti di seguito.
1. Assistenza Educativa Domiciliare: il servizio offre sostegno pedagogico al minore in difficoltà e si pone come agente di cambiamento delle dinamiche educative familiari. Dal 2001 grazie all'autorganizzazione delle famiglie l'assistenza prevede anche l'attivazione di asili nido domiciliari (baby sitter) ai quali l'ufficio riconosce un contributo economico.
2. Assistenza Socio-Assistenziale Domiciliare: tale servizio consiste nell'invio di assistenti domiciliari che assicurino la quotidiana gestione della casa e viene concessa a quei minori privi della figura materna o, se presente, incapace per motivi psicofisici, sociali o lavorativi, a provvedere adeguatamente alla cura e all'educazione dei figli.
3. Assegno per Affido Temporaneo: l'affido temporaneo consente l'inserimento di un minore in un nucleo familiare diverso da quello d'origine (possibilmente di un parente) per un periodo di tempo determinato. Si fa questo per permette al nucleo familiare d'origine di superare un momento di difficoltà senza rescindere i legami di sangue, assicurando contemporaneamente al minore il calore e il sostegno emotivo di una famiglia serena. L'affido può essere anche per alcune ore al giorno (affido diurno). L'Amministrazione Comunale eroga alla famiglia affidataria un sussidio mensile.
4. Rimborsi spese e buoni mensa : il Comune rimborsa la spesa che le famiglie indigenti sostengono per il pagamento della quota mensa e per l'acquisto dei libri scolastici.
5. Servizi di Pronta Accoglienza: sono interventi che si caratterizzano per l'urgenza e la temporaneità nel fornire una soluzione alloggiativa a minori per i quali ricorrano le condizioni previste nell'art.403 del Codice Civile e per famiglie con minori in situazione di mancanza di alloggio o di grave disagio socio-familiare. Il Comune si fa carico del pagamento della retta.
6. Ospitalità in strutture residenziali o in Comunità Alloggio : il servizio prevede ospitalità presso la Comunità Alloggio dell'Istituto La Pietà o in altre strutture residenziali, di minori per i quali esiste provvedimento di allontanamento della famiglia da parte del Tribunale per i Minori o per i quali sia decorso il tempo di permanenza massima presso la Pronta Accoglienza (due mesi come da indicazione della Regione Marche) senza aver trovato una sistemazione alternativa. Anche in questi casi il Comune si fa carico del pagamento della retta.
7. Servizio Semiresidenziale : il servizio consiste nell'ospitare in strutture semiresidenziali, convitto nazionale o altre strutture, minori in situazione di carenze educative e di disagio socio-economico.